Il Diamante
Nel descrivere questo affascinante e intramontabile minerale il primo aggettivo che useremmo sarebbe incantevole, ma cos’è un diamante? Il diamante è un minerale naturale composto essenzialmente da atomi di carbonio.
Sottoposti a elevate temperature e forti pressioni, gli atomi danno origine alla struttura cristallina cubica del diamante.
Oltre a essere celebre e leggendario per la sua rarità, la sua durezza è sinonimo di eternità e perfezione, infatti, all’interno della scala di Mohs il diamante si conferma il minerale con il più alto indice di resistenza: 10/10.
Si narra che i primi diamanti siano stati estratti in Asia meridionale, di preciso in India, intorno al 1600, dove furono rinvenuti in depositi alluvionali situati in prossimità dei fiumi Krishna e Godavari, ma già in epoca più remota, IV secolo a.C., in ambito religioso, alcuni testi in sanscrito descrivevano questa gemma come nota e preziosa.
La città Indiana di Golconda, per secoli e fino alla metà dell’Ottocento, fu il principale centro di produzione e vendita di diamanti, tanto che il suo nome divenne sinonimo di ricchezza.
In Occidente, invece, la presenza dei diamanti sembrerebbe attribuibile ad Alessandro Magno che nel 327 a.C., a seguito delle sue campagne di conquista, importo i diamanti in Europa, diffondendoli come merce rara e dall’ottima commerciabilità. Fu così che molto presto sia il popolo, sia soprattutto l’élite, mostrarono un forte interesse nei confronti di questo minerale.
Le origini del diamante
Ancora oggi la formazione di questa meravigliosa gemma rimane uno dei processi evolutivi più mirabolanti che la natura ci abbia permesso di osservare. Questa pietra, infatti, nasce all’interno del mantello terrestre dove la presenza di altissime pressioni e il passare del tempo ne consentono la formazione, rendendo così ogni singolo diamante estratto inimitabile e unico nelle sue sfumature.
Tra le ipotesi più accreditate si pensa che i diamanti ritrovati in superficie provengano da una profondità stimata tra i 150 e i 220 km. Durante le successive fasi, i cristalli raggiungono la superficie inglobati in una roccia contenente molta olivina, detta kimberlite, tramite dei condotti vulcanici mediante eruzione. Ciò dà origine ai camini diamantiferi dei giacimenti primari. In seguito, mediante erosione, la kimberlite può sgretolarsi liberando i diamanti in giacimenti secondari, generalmente di tipo alluvionale.
Un ultimo aspetto che ci fa porre delle domande, e che aggiunge ulteriore fascino al diamante, riguarda il ritrovamento di gemme molto piccole, con diametro inferiore a 0,3 mm, nelle meteoriti cadute sulla Terra. Alcuni studiosi ritengono che l’impatto di grandi meteoriti, avvenuto milioni di anni fa, possa aver prodotto molti diamanti oggi ritrovati in natura.